Accertamento, riscossione e contenzioso
17 Aprile 2024
La Corte di Giustizia del Piemonte afferma che è comunque inerente il costo del personale, anche se di importo eccessivo ed apparentemente antieconomico rispetto al fatturato del professionista.
Un professionista avvocato riceveva un avviso di accertamento con il quale l’Agenzia delle Entrate riteneva che il costo per il personale fosse sproporzionato rispetto al fatturato conseguito e dunque antieconomico.
Sulla base di tale considerazione l’Amministrazione Finanziaria riteneva che il costo del personale fosse non inerente per il 50% dell’ammontare e di conseguenza rideterminava il reddito del professionista. Il primo grado di giudizio si concludeva con l’accoglimento del ricorso del contribuente e dunque l’Ufficio formulava appello.
La Corte di Giustizia tributaria di secondo grado del Piemonte, sentenza n. 114/2024, con un’apprezzabile motivazione, ha confermato la decisione di primo grado affermando innanzitutto in tema di antieconomicità che il contribuente ha giustificato razionalmente il suo comportamento che non è volto all’elusione del suo obbligo di contribuire alla spesa pubblica (Cassazione n. 23635/2008), bensì è destinato a mantenere in efficienza l’attività dello studio tramite l’ausilio della sua collaboratrice, attività che il contribuente non poteva svolgere autonomamente stante gli impegni che l’attività professionale comporta.