Amministrazione e bilancio
27 Gennaio 2024
Dal nuovo concordato biennale fiscale per 4 milioni di partite Iva, per passare alle norme per la tracciabilità della beneficenza e terminare con interventi di sostegno agli over 80 non autosufficienti.
Tanti i temi contenuti nei decreti approvati dal Consiglio dei Ministri del 25.01.2024: Decreto concordato biennale, Decreti anziani e Decreto beneficenza. Esaminiamoli nel dettaglio.
In via sperimentale e con una dotazione di 500 milioni di euro in un biennio (300 milioni nel 2025 e 200 milioni nel 2026) è istituita, previa verifica dell’Inps, che la erogherà, una prestazione universale in favore degli anziani over 80 non autosufficienti e indigenti, cui andrà un assegno di 1.000 euro al mese. Una riforma prevista dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) su cui l’Italia era chiamata a centrare l’obiettivo entro il 31.03.2024.
C’è anche la mobilità nel decreto Anziani: “Promuovere la mobilità delle persone anziane nei contesti urbani ed extraurbani, mediante l’istituzione di servizi di trasporto pubblico appositamente dedicati” ma anche “mediante la concessione di apposite agevolazioni per il trasporto privato”.
Il decreto in questione punta anche a mandare gli anziani “in vacanza”, attraverso convenzioni ad hoc che li conduca in “strutture ricettive, termali, balneari, agrituristiche e parchi tematici, al fine di assicurare, a prezzi vantaggiosi, la fruizione delle mete turistiche alle persone anziane, anche nei giorni infrasettimanali e nei periodi di bassa stagione”, si legge nel provvedimento.
Il provvedimento guarda poi anche al coinvolgimento dei giovani, mediante “la stipula di convenzioni con organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale”, che punti a “programmi di turismo intergenerazionale”, che consentano la “partecipazione di giovani che accompagnino le persone anziane” in vacanza.
Passiamo all’esame poi del DDL beneficenza con l’obiettivo della trasparenza e per colmare un vuoto legislativo. La legge impone obblighi per operazioni di business e beneficenza, tra cui indicare sui prodotti le finalità dei proventi e il destinatario del versamento benefico, l’importo o la quota destinati a quel fine, e introduce multe da 5.000 a 50.000 euro, erogate dall’Antitrust, con la possibilità di sospensione dell’attività commerciale per un anno in caso di violazioni di questi obblighi.
Il testo prevede poi l’obbligo, prima della messa in commercio dei prodotti, di indicare all’Autorità competente le informazioni obbligatorie, nonché il termine entro cui sarà versato l’importo destinato alla beneficenza; entro 3 mesi dal termine della campagna il produttore o promotore dovrà comunicare all’Autorità il versamento della quota prevista.
In caso di violazione degli obblighi, sarà necessario pubblicare sul proprio sito o sui social il provvedimento sanzionatorio ricevuto dall’Antitrust: “L’imprenditore, si legge nella bozza, pubblica, anche per estratto, i provvedimenti sanzionatori adottati su una apposita sezione del proprio sito internet istituzionale, sul sito del produttore o del professionista destinatario della sanzione, su uno o più quotidiani, nonché mediante ogni altro mezzo ritenuto opportuno in relazione all’esigenza di informare compiutamente i consumatori a cura e spese del produttore o del professionista”.
Nel piatto del Consiglio dei Ministri c’è spazio anche per il nuovo concordato biennale fiscale. Il nuovo concordato con il Fisco per autonomi e piccole imprese si rivolge a una platea di circa 4,1 milioni di contribuenti. Il concordato, accogliendo un parere dei parlamentari, non sarà riservato solo ai contribuenti virtuosi sulla base delle “pagelle fiscali” (Isa con voto uguale o superiore a 8), ma sarà esteso anche a chi sta sotto tale soglia, ovvero il 55% del totale dei circa 2,4 milioni di soggetti Isa. Potranno accedere al concordato anche 1,7 milioni circa di contribuenti con regime forfetario con flat tax al 15%.
La misura, che nelle stime dovrebbe portare in cassa 1,8 miliardi di euro di gettito in 2 anni, permette al contribuente di bloccare per 2 anni la base imponibile su cui pagare le imposte sulla base di una proposta dell’Agenzia delle Entrate. Se le Entrate rilevassero che il contribuente ha occultato oltre il 30% degli incassi decadrà il concordato preventivo. Se invece il contribuente registrasse un crollo pari ad almeno il 60% del fatturato, potrebbe sciogliere l’accordo.
Arriva anche l’Intelligenza artificiale per smascherare gli evasori. Le nuove tecnologie dovrebbero garantire l’interconnessione delle banche dati di archivi e registri pubblici per un controllo preventivo anti-furbetti.
Slitteranno al 15.10.2024 i termini della presentazione delle dichiarazioni dei redditi e per la risposta alla proposta di conteggio del Fisco. Il programma informativo per il calcolo dell’Isa dovrebbe invece essere disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate da giugno.
Le prossime tappe prevedono a metà febbraio l’approvazione in prima lettura del c.d. Decreto sanzioni (un D.Lgs) e di quello sulla riscossione, con lo stock di crediti inesigibili arrivato alla cifra mostruosa di 1.185 miliardi di euro. A seguire dovrebbero invece arrivare le norme di semplificazione tributaria a costo zero, cioè quelle non onerose per le casse statali e quindi che non richiedono coperture.