Revisione e controllo
12 Ottobre 2024
Ha il compito di attestare la conformità della rendicontazione di sostenibilità rilasciando un’apposita relazione con le proprie conclusioni circa la conformità della rendicontazione stessa ai criteri di redazione, all'obbligo di marcatura e agli obblighi di informativa.
Il D.Lgs. 6.09.2024, n. 125, che ha recepito la Direttiva europea 2022/2464/UE in materia di CSRD – Corporate Sustainability Reporting Directive, dispone a carico delle società, secondo scadenze temporali legate alle dimensioni delle imprese, l’obbligo di rendicontazione in merito alla sostenibilità ambientale, sociale e di governance, disciplinando, all’art. 3, il contenuto del documento stesso avuto riguardo alle prospettive a breve, medio e lungo termine nonché alle informazioni sul modo in cui le questioni di sostenibilità influiscono sull’andamento, sui risultati e sulla situazione dell’impresa.
Particolarmente importanti, anche perché aprono nuovi scenari professionali, sono le norme contenute nel successivo art. 8, laddove è stabilito che la rendicontazione di sostenibilità debba essere assistita da un’attestazione di conformità rilasciata da un “revisore di sostenibilità”.
Tale nuova figura è individuata in quella di un revisore legale, abilitato ai sensi del D.Lgs. 39/2010 (nella nuova versione risultante dalla modifica apportata dall’art. 9 D.Lgs. 125/2024) laddove sono stabiliti i nuovi requisiti professionali necessari a far data dal 1.01.2026 ai fini dell’abilitazione del revisore legale dei conti all’attività di attestazione delle conformità delle rendicontazioni di sostenibilità.