Diritto privato, commerciale e amministrativo

02 Dicembre 2024

Golden Power, potere speciale del Governo a tutela interessi nazionali

In caso di minaccia di grave pregiudizio per gli interessi essenziali della difesa e della sicurezza nazionale, o di grave pregiudizio al funzionamento di numerose altre attività appartenenti a settori strategici il Governo può esercitare speciali poteri a tutela.

La normativa contenuta nel D.L. 15.03.2012, n. 21, recante “Norme in materia di poteri speciali sugli assetti societari nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, nonché per le attività di rilevanza strategica nei settori dell’energia, dei trasporti e delle comunicazioni” è l’erede del D.L. 332/1994 attraverso il quale il legislatore italiano, così come aveva fatto la Gran Bretagna, aveva introdotto un istituto, il “Golden Share”, che consentiva allo Stato di esercitare una serie di poteri sulle società controllate direttamente o indirettamente dallo Stato, operanti nel settore della difesa, dei trasporti, delle telecomunicazioni, delle fonti di energia, e degli altri pubblici servizi.

Nel 2012 si è intervenuti a riformulare la materia anche per aderire alle indicazioni e alle censure che erano state sollevate dalla Corte di Giustizia Europea, definendo il nuovo regime di “Golden Power” che attribuisce speciali poteri al Governo finalizzati alla salvaguardia degli interessi nazionali di cui sono portatori non più le sole società a partecipazione pubblica, ma tutte le società, pubbliche o private, che svolgono attività considerate di rilevanza strategica.

Delegando ad appositi provvedimenti regolamentari l’individuazione delle attività di rilevanza strategica per il sistema di difesa e sicurezza nazionale, ivi incluse le attività strategiche chiave, la normativa consente, in caso di minaccia di grave pregiudizio per gli interessi essenziali della difesa e della sicurezza nazionale, l’esercizio di particolari poteri speciali come:

a) l’imposizione di specifiche condizioni relative alla sicurezza degli approvvigionamenti, alla sicurezza delle informazioni, ai trasferimenti tecnologici, al controllo delle esportazioni nel caso di acquisto, a qualsiasi titolo, di partecipazioni;

b) il veto all’adozione di delibere, atti o operazioni dell’assemblea o degli organi di amministrazione di un’impresa che svolga attività di rilevanza strategica per il sistema di difesa e sicurezza nazionale, che abbiano per effetto modifiche della titolarità, del controllo o della disponibilità dei relativi attivi, compresi quelli aventi ad oggetto la fusione o la scissione della società, il trasferimento dell’azienda o di rami di essa o di società controllate, il trasferimento all’estero della sede sociale, la modifica dell’oggetto sociale, lo scioglimento della società, la modifica di particolari clausole statutarie (limitazione del diritto di voto nell’assemblea, cessioni di diritti reali o di utilizzo di beni materiali o immateriali, assegnazione degli stessi a titolo di garanzia o assunzione di vincoli che ne condizionino l’impiego, anche in ragione della sottoposizione dell’impresa a procedure concorsuali);

c) l’opposizione all’acquisto, a qualsiasi titolo, di partecipazioni in un’impresa di cui alla lettera a) da parte di un soggetto diverso dallo Stato italiano, enti pubblici italiani o soggetti da questi controllati, qualora l’acquirente venga a detenere, direttamente o indirettamente, anche attraverso acquisizioni successive, per interposta persona o tramite soggetti altrimenti collegati, un livello della partecipazione al capitale con diritto di voto in grado di compromettere nel caso specifico gli interessi della difesa e della sicurezza nazionale.

Oltre che sulle imprese operanti nei settori della difesa e della sicurezza nazionale e degli ambiti di rilevanza strategica come quelli relativi ai settori dell’energia, dei trasporti e delle telecomunicazioni i poteri speciali concernenti il “Golden Power” sono stati estesi ai settori delle assicurazioni e dell’intermediazione finanziaria, della ricerca e dell’innovazione ad alto contenuto tecnologico, della gestione idrica, della sanità, del trattamento dei dati, della cyber security, dell’intelligenza artificiale, delle filiere alimentari, della comunicazione.

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