Accertamento, riscossione e contenzioso
04 Maggio 2024
L’interpretazione di un contratto di locazione ai fini fiscali è di competenza del solo giudice di merito. Lo afferma la Corte di Cassazione con la sentenza 18.04.2024, n. 10513.
Il caso di specie trae origine dall’emissione di un avviso di liquidazione dell’imposta di registro annualità 2013 in relazione ad un contratto di locazione, assumendo come il contratto di locazione fosse stato fatto oggetto di una modifica della sua versione originaria. Tale duplicazione dell’atto negoziale, ad avviso dell’Amministrazione Finanziaria rendeva necessaria una duplice corresponsione dell’imposta di registro.
La Commissione tributaria provinciale riteneva fondato il ricorso del contribuente ed annullava l’atto emesso da parte dell’Amministrazione Finanziaria. Quest’ultima, tuttavia, si rivolgeva ai Giudici tributari di secondo grado che riformavano la sentenza emessa dai loro colleghi di primo grado.
Ricorreva nuovamente il contribuente questa volta alla Corte di Cassazione deducendo l’illegittimità di un duplice versamento dell’imposta di registro data la presenza di un unico atto di carattere negoziale. Il procedimento dopo avere compiuto il proprio corso giungeva all’esame dei giudici della Corte di Cassazione che lo decidono con il provvedimento qui in commento.