Paghe e contributi

04 Febbraio 2025

Gestione Separata: le aliquote 2025

Con circolare 30.01.2025, n. 27 l’Inps ha comunicato le aliquote contributive e i valori del minimale e del massimale di reddito 2025 per la Gestione Separata.

Con circolare 30.01.2025, n. 27 l’Inps ha comunicato le aliquote contributive e i valori del minimale, del massimale di reddito o dei compensi per il calcolo dei contributi dovuti dai soggetti iscritti alla Gestione Separata (art. 2, c. 26 L. 335/1995). L’Istituto ricorda che gli importi tengono conto dell’adeguamento definitivo all’inflazione calcolato nella misura dello 0,8%.

L’iscrizione alla Gestione Separata Inps è obbligatoria per i seguenti soggetti: liberi professionisti privi di cassa previdenziale; titolari di cariche sociali (es. presidente del Cda, amministratori di società, sindaci e revisori di società o enti pubblici e privati); componenti di collegi e commissioni; rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (art. 409 c.p.c.); venditori a domicilio con reddito superiore a 5.000 euro annui; spedizionieri doganali non dipendenti; titolari di assegni di ricerca e di borse di studio per dottorati di ricerca; amministratori locali; lavoratori autonomi occasionali con compensi superiori a 5.000 euro annui; prestatori di lavoro occasionale accessorio; medici con contratto di formazione specialistica; magistrati onorari confermati non esclusivisti; collaboratori coordinati e continuativi del settore sportivo dilettantistico.

I contributi dovuti alla Gestione Separata si determinano applicando una specifica aliquota, a seconda della categoria a cui appartiene l’iscritto, al reddito imponibile previdenziale. Le aliquote da applicare per l’anno 2025 sono riepilogate come segue:

– collaboratori e figure assimilate non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie per i quali è prevista la contribuzione aggiuntiva Dis-Coll: 35,03% (33,00 Ivs + 0,72 + 1,31);

– collaboratori e figure assimilate non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie per i quali non è prevista la contribuzione aggiuntiva Dis-Coll: 33,72% (33,00 Ivs + 0,72 per malattia, maternità e Anf);

– collaboratori e figure assimilate titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria: 24%;

– professionisti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie: 26,07% (25,00 Ivs + 0,72 aliquota aggiuntiva + 0,35 per Iscro);

– professionisti titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria: 24%;

– magistrati onorari confermati non esclusivi senza altra forma di previdenza obbligatoria: 35,03% (33% + 0,72 aliquota aggiuntiva + 1,31 per Dis-Coll);

– magistrati onorari confermati non esclusivi in presenza di altra forma di previdenza obbligatoria: 26,03% (24% + 0,72 aliquota aggiuntiva + 1,31 per Dis-Coll).

Per i lavoratori sportivi del settore dilettantistico:

– collaboratori non assicurati presso altre forme di previdenza obbligatoria: 25%;

– collaboratori assicurati presso altre forme di previdenza obbligatoria o titolari di pensione diretta: 24%.

Per il settore sportivo professionistico:

– collaboratori non assicurati presso altre forme di previdenza obbligatoria: 26,07% (25% Ivs + 0,72 aliquota aggiuntiva + 0,35 Iscro);

– collaboratori assicurati presso altre forme di previdenza obbligatoria o titolari di pensione diretta: 24%.

Il valore del massimale per il 2025 (soglia oltre la quale non sono dovuti contributi) è di 120.607 euro; ammonta invece a 18.555 euro il minimale utile al raggiungimento dei requisiti contributivi per determinate prestazioni, come la disoccupazione e la pensione.

Per maggiori dettagli, si rinvia alla circolare Inps.

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