Imposte dirette
24 Gennaio 2025
Con risposta all’interpello n. 5/2025, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito alla possibilità di riconoscere fringe benefit tramite una carta di debito nominativa.
Richiesta – L’Istante intende affidare la gestione del piano di welfare e l’assegnazione dei fringe benefit ai propri dipendenti a un provider, con riconoscimento degli stessi tramite una carta di debito nominativa.
Viene chiesto:
– se possa essere qualificata come un documento di legittimazione e possa costituire un voucher cumulativo;
– se l’azienda possa considerarsi esentata dall’obbligo di applicazione della ritenuta (art. 23 D.P.R. 600/1973) sul valore dei beni e dei servizi che lo stesso intenderebbe assegnare ai propri dipendenti.
Per ottenere questa risposta, vengono riepilogate le condizioni della carta:
– è utilizzabile solo per fruire, presso fornitori specificamente individuati, dell’assegnazione dei fringe benefit messi a disposizione dall’Istante, nel limite del budget di spesa figurativo dallo stesso assegnato;