Imposte dirette
24 Ottobre 2023
È tempo per i forfetari di organizzarsi con l’acquisto di programmi per l’emissione di fatture elettroniche o con l’utilizzo gratuito dei servizi offerti dall’Agenzia delle Entrate.
A partire dal prossimo 1.01.2024, salvo proroghe, anche tutti i contribuenti minimi (art. 27, cc. 1 e 2 D.L. 98/2011) e forfetari (art. 1, cc. 54 a 89 L. 190/2014) dovranno emettere fatture elettroniche.
Si ricorda, infatti, che il Consiglio Europeo, con la decisione n. 2021/2251, ha prorogato al 31.12.2024 l’utilizzo della fatturazione elettronica e ha esteso l’obbligo della stessa anche alle piccole imprese e in particolare ai contribuenti minimi (ex D.L. 98/2011) e forfetari (L. 190/2014).
Il recepimento interno a livello nazionale è avvenuto attraverso l’art. 18, cc. 2 e 3 che ha eliminato il riferimento contenuto nell’art. 1, c. 3 D.Lgs. 127/2015 riguardante l’esonero dall’obbligo di fatturazione elettronica per i minimi (art. 27, cc. 1 e 2 D.L. 98/2011) e i forfetari (art. 1, cc. 54 a 89 L. 190/2014). Eliminando l’esonero, anche i contribuenti minori devono adottare la fatturazione elettronica, con un discrimine in termini temporali a seconda dei ricavi/compensi:
Vi era una diatriba relativamente all’anno 2023, che di fatto rappresentava un buco normativo per il quale è intervenuta l’Agenzia delle Entrate, con la FAQ 22.12.2022, n. 150: se un contribuente ha conseguito ricavi o percepito compensi nel 2021, ragguagliati ad anno, inferiori o uguali a 25.000 euro, dovrà emettere fatture elettroniche soltanto a partire dal 1.01.2024 anche se nel 2022 ha conseguito ricavi o percepito compensi superiori a 25.000 euro.
Pertanto, dall’anno prossimo i forfetari (nonché i pochi rimasti minimi) dovranno organizzarsi acquistando un gestionale a pagamento oppure appoggiandosi ai servizi gratuiti messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
Per quanto riguarda questi ultimi è possibile accedere alla propria area riservata, sezione “Fatture e corrispettivi” e quindi “Fatture elettroniche e conservazione”.
Da qui si può selezionare il tipo di fattura scegliendo tra: ordinaria, semplificata, PA, poi è possibile generarla, trasmetterla allo SdI e, quindi, conservarla.