Diritto del lavoro e legislazione sociale
23 Maggio 2024
Nel prossimo quinquennio si prevede un aumento dell’occupazione di lavoratori di alto profilo come dirigenti, specialisti e tecnici (41% del fabbisogno totale). In aumento la richiesta di figure con competenze green e digitali.
Dallo studio effettuato da Anpal e UnionCamere emerge il possibile fabbisogno professionale per il prossimo quinquennio 2024-2028 che si aggirerà tra i 3,1 milioni di nuove unità in uno scenario negativo e i 3,6 milioni di unità in uno scenario positivo e riguarderà principalmente lavoratori di alto profilo come dirigenti, specialisti e tecnici (41% del fabbisogno).
Incrociando i dati sul fabbisogno rilevati da UnionCamere e Anpal con i dati Istat relativi al 2022 si rileva un potenziale aumento della richiesta di dirigenti (+4,3%), di professioni impiegatizie (+2,5%) e di professioni tecniche (+1,9%). Andamento opposto per professioni quali operai specializzati e artigiani, conduttori di impianti e veicoli a motore, professioni non qualificate e professioni commerciali e dei servizi.
Se il fabbisogno di personale impiegatizio e dei servizi, che rappresenta un terzo del fabbisogno complessivo, risulta avere il medesimo peso nel settore privato e nel settore pubblico non si può dire lo stesso per il fabbisogno di artigiani e operai e per quello di professioni ad elevata specializzazione e tecniche; se per il primo si passa da un 5,7% per il settore pubblico al 31,3% nel settore privato, per le professioni tecniche e ad alta specializzazione si passa dal 64,9% nel settore pubblico (caratterizzato tipicamente da professioni ad elevata specializzazione) al 34,2% nel settore privato.