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28 Settembre 2024

Essere creativi: cercare alternative

Cosa è per voi la creatività? Sono certo che molti di voi leggendo la parola creatività hanno avuto immediatamente l’immagine di un bambino che fa disegni o che segue le sue fantasie; oppure di un pittore o di uno scultore che crea opere d’arte.

Occorre però chiarire cosa si intende per creatività. Se la confondiamo con la fantasia, l’estro o l’ispirazione, potrebbe essere sicuramente una dote caratteriale. Per chiarire il concetto, provate a pensare a cosa hanno in comune Guglielmo Marconi, Isaac Newton ed Enrico Fermi. Sicuramente ogni loro scoperta è stata molto utile all’umanità, ma vorrei ricordare che vengono chiamate “scoperte” poiché onde radio, gravità e atomi erano elementi che già esistevano in natura e loro hanno contribuito a farli affiorare.
Pensate ora a Dante Alighieri, Mozart o Van Gogh e alle loro opere: non esistevano in natura, sono davvero nate dall’ispirazione, dai loro sentimenti e dalla fantasia.

Prima o poi, le onde radio qualcuno le avrebbe “scoperte”: la Divina Commedia no, è unica e irripetibile.
Quindi, la creatività è una dote innata oppure si può apprendere? Anche qui immagino la risposta: no, è una dote innata, non si può imparare. In realtà, non è proprio così.
Creatività è un termine composto da due parole: “creare” “attività”. Significa, nel nostro caso, far sì che il nostro cervello si “attivi” grazie a stimoli nuovi, diversi dal solito, quindi più creativi.

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