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16 Settembre 2024

Errare è umano; narrare un errore è divino

Coltivare in uno Studio o in un gruppo di lavoro la “cultura dell’errore”, significa crescere come persone e aumentare le competenze di tutti. Tuttavia, raccontare i propri errori non è facile, anche se estremamente utile e produttivo.

Ho una domanda da porvi: se sentite parlare dei loro voli con i colleghi un pilota militare esperto, un pilota civile di aerei di linea e un appassionato di volo che pilota piccoli aerei da turismo, dai racconti fatti, secondo voi, chi sbaglia di più?

Verrebbe da dire, per difficoltà ed esperienza, il pilota dilettante, ovviamente.

Invece no. La domanda non è “chi sbaglia di più”, ma è legata ai racconti e alle narrazioni fatte ai colleghi.

Bene, se ascoltaste i loro discorsi, sembrerebbe che gli errori più frequenti siano quelli dei piloti militari.

In realtà, questi ultimi sono i più precisi e i più meticolosi, con pochissimi errori, nonostante la difficoltà delle loro missioni.

Alcune settimane fa, durante una giornata di visita e formazione alla base militare di Cervia, sede del 15º Stormo dell’Aeronautica Militare, si è svolta una lezione molto interessante sulla sicurezza del volo, rivolta ad appassionati e “piloti della domenica”, gli hobbisti che citavo prima.

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