Diritto privato, commerciale e amministrativo

01 Giugno 2024

Donazioni indirette: il caso del bancogiro

Il vasto novero delle ipotesi di liberalità donative tra soluzioni civilistiche ed esigenze di prelievo fiscale

Accade spesso nella prassi applicativa che un soggetto decida di far acquisire una proprietà immobiliare ad un soggetto cui risulta collegato da un legame di tipo affettivo: tipico è il caso del genitore che intende far acquisire al figlio una proprietà immobiliare, offrendo a questi in maniera diretta o indiretta la somma necessaria al pagamento del relativo prezzo.

Si tratta di una evenienza che comporta delle precise conseguenze sia sotto l’aspetto delle conseguenze civilistiche, che con riferimento alle conseguenze fiscali. Sul tema, relativamente al compimento di atti di trasferimento di immobili si possono, invero, porre in essere precedenti atti di donazione (sia diretta, che indiretta) di somme o strumenti finanziari utili a perseguire lo scopo accennato.

In ambito civilistico, la Corte di Cassazione ha statuito che il trasferimento per spirito di liberalità di strumenti finanziari dal conto di deposito titoli del beneficiante a quello del beneficiario, realizzato a mezzo banca, attraverso l’esecuzione di un ordine di giroconto impartito dal disponente, non rientra tra le donazioni indirette, ma configura una donazione tipica.

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