Diritto del lavoro e legislazione sociale

07 Febbraio 2025

Diritto del lavoratore disabile allo smart working

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 605/2025, ha affermato che il datore di lavoro è obbligato ad accomodamenti ragionevoli, per permettere al lavoratore disabile di espletare al meglio, anche in forma agile, la propria attività.

La Corte d’Appello di Napoli, riformando la sentenza del Tribunale di Nola, ha accolto la richiesta di un dipendente di un’azienda che si occupa di noleggi a lungo termine di poter svolgere in regime di lavoro agile le stesse mansioni svolte presso la sede di assegnazione.

Considerati i gravi deficit visivi del lavoratore, invalido civile, la Corte “ha riscontrato violazione dell’art. 3, c. 3-bis D.Lgs. 216/2003, in relazione alla mancata adozione da parte della società di ragionevoli accomodamenti, prescritti dalla norma in funzione antidiscriminatoria con riguardo ai lavoratori con disabilità”, dopo aver verificato che le condizioni di salute del lavoratore rendevano l’accesso alla sede di lavoro molto difficoltosa.

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