Diritto del lavoro e legislazione sociale

30 Ottobre 2024

Diffida amministrativa: cos’è e come si applica

Con il D.Lgs. 103/2024 viene introdotto uno schema unificato per le Pubbliche Amministrazioni ai fini del controllo e della programmazione delle attività di vigilanza delle attività economiche, lasciando spazio anche a un possibile rimedio: la diffida amministrativa.

Con il D.Lgs. 103/2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18.07.2024, è stato introdotto uno schema standardizzato al servizio delle pubbliche amministrazioni che svolgono funzioni di controllo amministrativo sulle attività economiche. Il decreto, infatti, fornisce chiari passaggi operativi finalizzati al conseguimento di un maggior coordinamento, programmazione e svolgimento dell’attività di vigilanza.

Lo stesso, inoltre, concede un “giubbotto di salvataggio”: la diffida amministrativa. Trattasi di un istituto mediante il quale l’organo di vigilanza rivolge al trasgressore un invito allo scopo di sanare la violazione accertata. L’art 6 del citato decreto sancisce che, nel caso in cui l’organo ispettivo accertasse violazioni materialmente sanabili per la prima volta nell’arco di un quinquennio, per le quali è prevista l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria di massimo 5.000 euro, questi possa diffidare l’interessato a porre termine alla violazione adempiendo alle prescrizioni violate, ovverosia rimuovendo le conseguenze dell’illecito amministrativo entro 20 giorni dalla notifica dell’atto.

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