Altre imposte indirette e altri tributi
29 Giugno 2023
Entro il 30.06.2023 gli operatori turistici devono inviare la dichiarazione relativa all’imposta di soggiorno versata nel 2022.
Entro il 30.06.2023 i gestori delle strutture ricettive devono presentare la dichiarazione dell’imposta di soggiorno relativa all’anno 2022. Si ricorda che i gestori sono responsabili non solo del pagamento dell’imposta di soggiorno, con diritto di rivalsa sui soggetti passivi, ma anche della presentazione della dichiarazione.
L’imposta di soggiorno viene applicata su coloro che alloggiano nelle strutture ricettive secondo criteri di gradualità proporzionali al prezzo e sino a 5 euro (in alcuni Comuni 10 euro).
La sanzione amministrativa per l’omessa o infedele dichiarazione va dal 100 al 200% dell’importo dovuto.
L’anno di imposta da compilare è il 2022.
Come tipologia di dichiarazione occorre inserire:
Nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate si deve seguire questo iter: “Servizi” / “Dichiarazioni” / “Dichiarazione telematica per l’imposta di soggiorno”.
I soggetti obbligati sono appunto gli operatori turistici quali per esempio strutture alberghiere, affittacamere, B&B; tuttavia, l’invio può essere effettuato dai seguenti soggetti:
La risoluzione 9.02.2023, n. 1/DF ha chiarito che il modello da utilizzare è soltanto quello ministeriale approvato con D.M. MEF 29.04.2022; pertanto, i Comuni non hanno facoltà di predisporre autonomamente i modelli di dichiarazione dell’imposta di soggiorno in oggetto (nel caso in cui fossero predisposti risulterebbero invalidi).
Nel modulo dei “Dati della struttura” occorre inserire il progressivo (che per esempio sarà 1), la denominazione della stessa, l’ATECO e l’indirizzo, nonché gli indirizzi e-mail e PEC.
Poi, suddivisi per trimestre, occorre indicare l’imposta applicata a notte e il numero di presenze; infine, i versamenti dell’imposta di soggiorno effettuati nel 2022 indicando l’importo annuale cumulativo versato al Comune.