Amministrazione e bilancio
23 Luglio 2024
Il mancato utilizzo di un credito d’imposta relativo a bonus edilizi acquistati da terzi dalla società o generato dall’applicazione del c.d. “sconto in fattura”, dà luogo a una sopravvenienza passiva deducibile ma non rilevante ai fini dell’Irap.
Il mancato utilizzo, in tutto o in parte, di un credito d’imposta relativo a bonus edilizi acquistati da terzi dalla società o generato a seguito dell’applicazione del c.d. “sconto in fattura”, crea una sopravvenienza passiva deducibile dal reddito d’impresa ma non rilevante ai fini dell’Irap. È questa, in estrema sintesi, la conclusione sull’annosa questione elaborata nel Principio Interpretativo n. 3/2024 della Fondazione ODCEC di Milano.
Nel caso in cui la società che ha effettuato i lavori sull’immobile non sostenga in proprio le spese per gli interventi agevolati per effetto del c.d. “sconto in fattura” da parte del fornitore o non proceda alla cessione a terzi della detrazione fiscale, si è in presenza di una vera e propria “trasformazione” dal punto di vista giuridico di tale detrazione in un credito d’imposta, con conseguenze sia di natura contabile che fiscale.