Accertamento, riscossione e contenzioso

28 Agosto 2024

Cosa fare dopo la notifica dello schema d’atto

Le nuove procedure di accertamento prevedono che, nell'ambito del principio del contraddittorio, prima di una rettifica o di un avviso di accertamento, al contribuente deve essere notificato uno "schema di atto", che consente di presentare eventuali controdeduzioni.

Le procedure di accertamento prevedono che prima di una rettifica o di un avviso di accertamento al contribuente deve essere notificato uno “schema di atto”, che consente di presentare eventuali controdeduzioni.

Lo schema di atto consente anche il ravvedimento operoso, le cui nuove disposizioni si applicano alle violazioni commesse dal 1.09.2024.

Nuova disciplina – In attuazione del principio del contraddittorio, l’art. 6-bis della L. 212/2000 prevede che tutti gli atti autonomamente impugnabili dinanzi agli organi della giurisdizione tributaria – esclusi quelli automatizzati, sostanzialmente automatizzati, di pronta liquidazione e di controllo formale delle dichiarazioni (di cui al D.M. 24.04.2024) e i casi motivati di fondato pericolo per la riscossione – sono preceduti, a pena di annullabilità, da uno “schema di atto” in relazione al quale il contribuente, nel termine indicato nello schema stesso, comunque non inferiore a 60 giorni, può presentare eventuali controdeduzioni.

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