Bandi, agevolazioni, bonus, contributi a fondo perduto

02 Maggio 2024

Contributi Sabatini per la capitalizzazione delle PMI

Definiti i criteri e le modalità di accesso al contributo Sabatini volto al sostegno alla capitalizzazione delle PMI.

Con il D.M. Imprese e Made in Italy 19.01.2024, n. 43, pubblicato nella G.U. 5.04.2024, n. 80, sono state introdotte nell’ambito della “Nuova Sabatini” misure di incentivazione dei processi di capitalizzazione delle PMI.

Si ricorda che la Sabatini è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese. L’agevolazione consiste nella concessione di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per sostenere gli investimenti previsti dalla misura, oltre che di un contributo rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti.
Per le domande con finanziamento di importo non superiore a 200.000 euro il contributo può essere erogato in un’unica soluzione; negli altri casi, è prevista l’erogazione in più quote annuali (art. 1, c. 48 L. 30.12.2021, n. 234).

Il decreto, attuando quanto previsto dall’art. 21 D.L. 30.04.2019, n. 34, introduce un contributo per le PMI impegnate in processi di capitalizzazione, che intendono realizzare un programma di investimento ammissibile (ad es. in beni strumentali nuovi).
Entro la data di presentazione della domanda di contributo, la PMI deve avere deliberato un aumento del capitale sociale in misura non inferiore al 30% dell’importo del finanziamento. L’aumento di capitale può essere effettuato esclusivamente nella forma del conferimento in denaro e deve risultare dalla delibera adottata dalla PMI come “versamento in conto aumento capitale”.

A pena di revoca del contributo, l’aumento di capitale deve essere sottoscritto dalla PMI entro e non oltre i 30 giorni successivi alla concessione del contributo. Al tal fine, la PMI è tenuta a versare almeno il 25% dell’aumento di capitale, oltre l’intero valore del sovrapprezzo delle azioni, se previsto. A pena di revoca del contributo, il versamento della quota dell’aumento di capitale non versata entro il termine previsto (30 giorni successivi alla concessione del contributo) deve risultare effettuato dalla PMI entro e non oltre la data di presentazione delle singole richieste di erogazione del contributo (di cui al decreto 22.04.2022), in misura almeno proporzionale alle quote del contributo stesso, secondo quanto espressamente previsto dal provvedimento di concessione.

La PMI deve presentare la domanda utilizzando gli schemi previsti con apposito provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese, da emanare entro il 1.07.2024. Con la presentazione della domanda del contributo, la PMI si impegna alla sottoscrizione e al versamento dell’aumento di capitale deliberato nei termini e con le modalità descritte.

A fronte dell’aumento di capitale il contributo spetta nella misura maggiorata del 5% per le micro e piccole imprese e del 3,575% per le medie imprese.

Possono beneficiare delle agevolazioni le PMI che, alla data di presentazione della domanda, risultino in possesso dei requisiti di cui all’art. 7 D.M. 22.04.2022 e dei seguenti ulteriori requisiti: sono costituite in forma di società di capitali e non annoverano tra gli amministratori o i soci persone condannate con sentenza definitiva.

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