Amministrazione e bilancio
11 Marzo 2022
Come contabilizzare credito d’imposta e contributo a fondo perduto PNRR? Trattasi di contributi in conto impianti, fiscalmente irrilevanti.
Il 28.02.2022 si è aperta la piattaforma web di Invitalia per inviare le domande degli incentivi per le imprese turistiche volti a favorire la riqualificazione delle strutture del comparto turistico, che vede come beneficiari alberghi, agriturismi, porti turistici, parchi tematici, centri termali, ecc., iscritti al Registro delle Imprese, che gestiscono l’attività ricettiva o turistica in immobili di terzi o di proprietà, con la clausola di mantenere i requisiti fino a 5 anni dopo l’erogazione del pagamento finale. La norma introduttiva è l’art. 1, D.L. 152/2021.
Come contabilizzare quindi questi incentivi? Anzitutto si tratta di un contributo a fondo perduto nella misura del 50% delle spese ammissibili (con un limite massimo di 40.000 euro in una situazione ordinaria, aumentabili fino a 100.000 euro al ricorrere di ulteriori requisiti) e di un credito d’imposta sino all’80% delle spese ammissibili, utilizzabile in compensazione a partire dall’anno successivo a quello in cui gli interventi sono stati realizzati e comunque non oltre il 31.12.2025, con la possibilità di cederlo a terzi.
Si ritiene che tali contributi debbano essere considerati contributi in conto impianti in quanto, ai sensi dell’OIC 16, si tratta di somme erogate da un soggetto pubblico alla società per la realizzazione di iniziative dirette alla costruzione, riattivazione e ampliamento di immobilizzazioni materiali, commisurato al costo delle medesime.
Devono essere rilevati in contabilità nel momento in cui esiste una ragionevole certezza che i contributi saranno erogati; infatti, vengono iscritti in bilancio quando sono acquisiti sostanzialmente in via definitiva. Pertanto, tale condizione si ritiene dovrebbe verificarsi al momento della pubblicazione dell’elenco dei beneficiari. Vengono rilevati a conto economico con un criterio sistematico, gradualmente lungo la vita utile dei cespiti, attraverso 2 metodi alternativi.
Metodo indiretto: i contributi sono portati indirettamente a riduzione del costo in quanto imputati al conto economico nella voce A5 “altri ricavi e proventi”, e quindi rinviati per competenza agli esercizi successivi attraverso l’iscrizione di “risconti passivi”. Con questo metodo sono imputati al conto economico, da un lato, gli ammortamenti calcolati sul costo lordo delle immobilizzazioni materiali, dall’altro, i ricavi per la quota di contributo di competenza dell’esercizio.
La scrittura contabile sarà:
Il risconto deve seguire la vita utile del cespite cui si riferisce.
Metodo diretto: i contributi sono portati a riduzione del costo delle immobilizzazioni materiali cui si riferiscono. Con questo metodo sono imputati al conto economico solo gli ammortamenti determinati sul valore dell’immobilizzazione materiale al netto dei contributi.
La scrittura sarà:
Entrambi gli incentivi, ossia sia il credito che il contributo sono irrilevanti dal punto di vista fiscale.
L’art. 5 D.L. 152/2021, inoltre, introduce la possibilità di richiedere per le spese ammissibili un finanziamento a tasso agevolato a condizione che almeno il 50% di queste spese sia dedicato ad interventi di riqualificazione energetica.