Paghe e contributi
05 Febbraio 2025
La Suprema Corte chiarisce che il saldo contabile non deve essere subordinato a un via libera dell’ente previdenziale, purché avvenga nei tempi previsti.
I versamenti contributivi devono essere effettuati entro il giorno 16 del mese successivo al periodo di paga cui si riferiscono. Il datore di lavoro può compensare le somme anticipate ai lavoratori a titolo di integrazione salariale, purché questo avvenga entro 6 mesi. La Cassazione, con la sentenza 21.01.2025, n. 1406, ha ribadito che questo meccanismo avviene automaticamente e non richiede un’autorizzazione preventiva da parte dell’Inps.
L’ente previdenziale aveva contestato il diritto al conguaglio di una società, sostenendo che la mancata trasmissione dei flussi Uniemens entro i termini fissati avesse reso inefficace l’interruzione dei termini decadenziali previsti dalla normativa. La Corte, però, ha stabilito che l’unico requisito per evitare la decadenza è il rispetto della scadenza semestrale, indipendentemente dalla regolarità delle dichiarazioni Uniemens.