Imposte dirette
29 Ottobre 2024
Indipendentemente da come finirà la vicenda, concordato preventivo biennale e statuto dei diritti del contribuente hanno seri problemi di compatibilità.
Senza entrare nel merito delle ragioni che hanno condotto a un caos normativo che ha pochi precedenti (con buona pace della semplificazione fiscale), è di chiara evidenza che sia il legislatore sia tutti coloro che, a titolo diverso, hanno contribuito alla stesura della normativa sul concordato preventivo biennale non hanno tenuto in considerazione alcuni principi fondamentale della L. 212/2000, meglio nota come statuto dei diritti del contribuente. Quest’ultimo, con l’art. 6, cc. 3 e 4, stabilisce, rispettivamente che:
– l’Amministrazione Finanziaria assume iniziative volte a garantire che i modelli di dichiarazione, le relative istruzioni, i servizi telematici, la modulistica e i documenti di prassi amministrativa siano messi a disposizione del contribuente, con idonee modalità di comunicazione e di pubblicità, almeno 60 giorni prima del termine assegnato al contribuente per l’adempimento al quale si riferiscono;
– i modelli e le relative istruzioni devono essere comprensibili anche ai contribuenti sforniti di conoscenze in materia tributaria. L’Amministrazione Finanziaria assicura che il contribuente possa ottemperare agli obblighi tributari con il minor numero di adempimenti e nelle forme meno costose e più agevoli.