Accertamento, riscossione e contenzioso
16 Ottobre 2024
I soggetti che aderiranno al concordato preventivo biennale si vedranno annullati tutti gli accertamenti fiscali emessi post 9.10.2024?
L’attenta lettura del coacervo delle norme, che riguardano sia il concordato preventivo biennale (CPB) che l’imposta sostitutiva per annualità ancora accertabili per coloro che aderiscono al CPB stesso, evoca antiche questioni di (il)legittimità costituzionale, che, se confermate e non prevenute mediante un emendamento alla legge, rischiano di travolgere alcune attività accertative degli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate.
Il contesto è così inquadrabile:
– l’art. 2-quater D.L. 113/2024 post modifiche della legge di conversione (L. 143/2024) prevede al comma 14, ultimo periodo che per gli aderenti al CPB i termini di accertamento che scadono entro il 31.12.2024 sono prorogati al 31.12.2025; quindi, significa che gli uffici avranno un anno in più di tempo per accertare i periodi in scadenza;
– l’art. 2-quater, c. 9 prevede che il ravvedimento sugli anni pregressi non si perfeziona se il pagamento delle imposte sostitutive (prima o unica rata) avviene successivamente alla notifica di PVC o schemi di atti di accertamento ex art. 6-bis L. 212/2000.