Imposte dirette

03 Ottobre 2024

Concordato preventivo biennale: attrazione fatale

Le prime indicazioni dell’Agenzia delle Entrate con la circolare 17.09.2024, n. 18/E e le modifiche estive alla disciplina del CPB possono far crescere l’appeal per l’adesione, ma attenzione alle insidie.

Molte conferme e alcuni chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate con la pubblicazione della circolare n. 18/E/2024 che riepiloga in modo organico gli aspetti generali della disciplina sul concordato preventivo biennale di cui agli artt. 6-37 D.Lgs. 13/2024, con l’intento di fornire agli Uffici le prime istruzioni operative sull’applicazione dell’istituto e sulle relative attività di controllo. Risultano sicuramente più interessanti alcune risposte ai quesiti indicate nell’ultima parte del documento di prassi.

Con i recenti chiarimenti e con le modifiche introdotte dal D.Lgs. 5.08.2024, n. 108 viene da chiedersi se siano cambiate le chance di successo di un istituto che fin dalla nascita è stato battezzato come un probabile fallimento.

Alcune risposte conferiscono tranquillità su alcuni aspetti. Sul fronte dell’attività di controllo, la circolare ricorda come il decreto CPB presuppone, ai fini dell’efficacia della proposta, la fedeltà della dichiarazione (con riguardo soprattutto ai dati rilevanti ai fini Isa), ma, al tempo stesso, stabilisce che l’infedeltà non fa saltare il concordato in termini assoluti, ma solo in caso di scostamento superiore al 30% rispetto ai dati dichiarati.

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