Altre imposte indirette e altri tributi
05 Luglio 2024
Il 31.07.2024 scade il CBAM relativo al secondo trimestre. In seguito, non sarà più possibile utilizzare i valori di default pubblicati dalla Commissione UE, ma occorrerà collaborare con i propri fornitori per ottenere i dati reali delle emissioni.
Per affrontare il rischio della cosiddetta “fuga di carbonio”, ossia la possibilità che le aziende UE decidano di spostare la produzione ad alta intensità di carbonio all’estero (in extra-UE), in cui sono previste politiche climatiche meno severe rispetto a quelle UE, la Commissione ha introdotto il meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera (CBAM).
Lo strumento prevede l’introduzione di un prezzo equo per il carbonio emesso durante la produzione di beni ad alta intensità di carbonio che entrano nell’UE, per incoraggiare una produzione industriale più pulita nei Paesi extra-UE. Con il pagamento di un prezzo per le emissioni di carbonio incorporate generate nella produzione di determinati beni importati nell’UE, il CBAM intende garantire che il prezzo del carbonio delle importazioni sia equivalente al prezzo del carbonio della produzione nazionale e che gli obiettivi climatici dell’UE non vengano compromessi.
Il sistema del CBAM si applicherà nel suo regime definitivo a partire dal 2026, mentre attualmente è prevista una fase transitoria che durerà fino al 2025.