Accertamento, riscossione e contenzioso
15 Febbraio 2024
Continua la politica dell’Agenzia delle Entrate di spingere il contribuente alla regolarizzazione attraverso l’invio di lettere di compliance. In questo caso, la motivazione è l’omessa presentazione della dichiarazione dei redditi, nonostante il possesso di più Certificazioni Uniche.
In arrivo altre lettere di compliance da parte dell’Agenzia delle Entrate ai contribuenti distratti che hanno dimenticato di presentare la dichiarazione dei redditi entro la data del 30.11.2023. È ormai chiara la rotta dell’Amministrazione Finanziaria di spingere i contribuenti al ravvedimento spontaneo prima di procedere all’emissione di atti impositivi. Le lettere che stanno arrivando in questi giorni si riferiscono per lo più a situazioni in cui i contribuenti, in possesso di più Certificazioni Uniche, hanno omesso di presentare la dichiarazione dei redditi pur essendone obbligati.
Si ricorda che la dichiarazione può essere presentata tardivamente entro 90 giorni dalla sua scadenza naturale, salva l’applicazione delle relative sanzioni, dopodiché si considera omessa. La dichiarazione presentata oltre i 90 giorni costituisce comunque titolo valido per la riscossione delle imposte dovute. Le comunicazioni inviate invitano il contribuente alla presentazione di una dichiarazione entro la data del 28.02.2024, avvalendosi delle disposizioni dell’art. 13 D.Lgs. 471/1997 (ravvedimento).
Si ricorda che le sanzioni previste per la tardività della dichiarazione sono le stesse previste per l’omessa dichiarazione ovvero una sanzione che va da un minimo di 250 euro a un massimo di 1.000 euro, con riduzione a 1/10 del minimo se presentata, appunto, nel termine di 90 giorni dalla scadenza. In caso di omessa dichiarazione, se sono dovute imposte, la sanzione varia dal 120% al 240%, con un minimo di 250 euro.
In caso di dichiarazione validamente presentata, seppur tardiva (ovvero nei 90 giorni), oltre al versamento della sanzione di 25 euro (1/10 di 250), saranno applicate le sanzioni per tardivo versamento (30% o 15%) delle relative imposte (se dovute), con riduzione in base al tempo in cui avviene il versamento, tenendo conto della graduazione stabilità dall’art. 13 D.Lgs. 471/1997.
Riepilogando, gli adempimenti sono, nell’ordine:
È appena il caso di ricordare che è possibile trasmettere una dichiarazione tardiva con il relativo visto di conformità. In tal caso viene regolarizzato anche l’utilizzo dell’eventuale credito in compensazione.
Con il nuovo calendario fiscale, che vede anticipata la scadenza al 15.10, il termine per l’invio della dichiarazione tardiva per l’anno 2024 sarà il 13.01.2025. A regime, ovvero dal 2025 (salvo ripensamenti) la scadenza della dichiarazione sarà il 30.09 e perciò l’omissione sarà sanabile entro il 29.12.
Tenendo conto, infine, delle disposizioni previste dal D.Lgs. 1/2024, l’invio delle lettere di compliance non potrà avvenire nel corso del mese di dicembre, pertanto, saranno necessariamente concentrate nel periodo che va dal 16.10.2024 al 30.11.2024, nonché dal 1.01 al 13.01.2025. Si ricorda che il decreto menzionato prevede la sospensione anche nel mese di agosto (oltre che nel mese di dicembre) dell’invio di inviti all’adempimento spontaneo, nonché atti di liquidazione, controllo automatizzato e controllo formale.