Consulenza aziendale, commerciale e marketing
10 Luglio 2024
Se da una parte non esiste un unico modo di fare l’influencer, dall’altra non vi è un’unica maniera di guadagnare da questa professione. Le forme di guadagno sono molteplici: alcune sono più frequenti tra gli opinion leader più noti e seguiti, altre invece sono diffuse trasversalmente.
Tutti gli influencer guadagnano attraverso la promozione di prodotti, di servizi o di marchi. Tuttavia, le forme tecniche mediante le quali è effettuata l’attività di promozione sono diverse, così come lo sono i contratti stipulati tra le aziende che vogliono pubblicizzare il loro brand o i loro articoli e gli influencer.
Il termine unboxing significa letteralmente spacchettamento e consiste in un video realizzato dall’influencer, in cui apre un pacco contenente prodotti da lui acquistati on line o, più spesso, ricevuti da un’azienda in modo da poterli recensire e, conseguentemente, promuovere. Durante il video l’influencer mostra il prodotto, come deve essere montato e usato, esprime le sue prime impressioni: in altri termini, parla del prodotto.
In genere l’influencer non riceve una remunerazione vera e propria per questa operazione, a parte il regalo in sé, ma può trarre da essa un vantaggio indiretto: l’aumento del suo seguito e il gradimento presso il suo pubblico. Infatti, l’azienda sovente invia, oltre al box contenente il regalo per l’influencer, anche dei codici sconto che egli può elargire ai suoi followers che apprezzeranno l’operazione. Inoltre, qualora l’azienda decidesse di ripostare il video dell’unboxing sui propri profili social o sul proprio e-commerce, ciò farebbe crescere la notorietà dell’influencer.
È possibile, però, che l’operazione comporti anche un guadagno vero e proprio per l’influencer, al quale può essere riconosciuta una percentuale sulle vendite generate dall’operazione di unboxing e tracciate mediante il coupon elargito alla fan base.
I contests e i giveaways sono dei concorsi a premio nei quali sono messi in palio, in genere, oggetti di valore modesto:
In entrambi i casi i premi possono essere in denaro o in natura.
Gli influencer possono collaborare con marchi o aziende in modo da offrire ai propri followers gli omaggi come forma di promozione: in questo caso, il compenso spettante all’influencer dipende da quanto stabilito dal contratto con l’azienda.
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Alcune piattaforme hanno un loro programma che consente di monetizzare i loro video attraverso la pubblicità che viene visualizzata dagli utenti all’interno dei propri contenuti.
Si tratta di una forma di guadagno che, per permettere di ottenere dei buoni risultati, richiede un numero molto elevato di followers. In ogni caso le entrate ottenibili in tal modo sono inferiori rispetto a quelle ritraibili da eventuali collaborazioni con aziende e sono strettamente legate al numero di visualizzazioni dei contenuti.
Il contratto di affiliazione è un contratto atipico, ovvero un contratto non disciplinato da nessuna norma. Esso viene stipulato tra due parti:
Spesso, tra queste due parti se ne interpone una terza, ovvero una piattaforma di affiliazione che ha una funzione di intermediazione: seleziona i siti, i blog e i profili social che possono essere interessanti per la promozione di determinati prodotti/servizi, acquisisce gli inserzionisti, fornisce agli affiliati i codici da inserire nelle proprie pagine per far visualizzare la pubblicità, incassa i compensi dai merchants e paga i publishers.
L’affiliato può essere pagato, a seconda di quanto prevede il contratto:
L’influencer può non limitarsi a promuovere i prodotti di altri, ma può arrivare anche a vendere direttamente alcuni prodotti creando un vero e proprio ecommerce.
I prodotti messi in vendita nel negozio online potranno essere:
Grazie alla fiducia conquistata dagli influencer essi riescono a trovare un mercato pronto all’acquisto di questi prodotti.
La branded content rappresenta una modalità tipica di guadagno degli influencer e consiste nella creazione, da parte loro, di contenuti (post, video, foto, stories, reel, podcast) che abbiano come obiettivo quello di promuovere un determinato marchio o un certo prodotto/ servizio.
Si tratta, in genere, di collaborazioni una tantum, limitate nel tempo, che richiedono la pubblicazione soltanto di alcuni contenuti e che non prevede un rapporto di esclusiva tra il brand e l’influencer: quest’ultimo, quindi, potrà pubblicare anche contenuti relativi ad altre aziende operanti nel medesimo settore o in altri settori.
Quando la collaborazione diventa più duratura e si estende nel medio-lungo termine con lo scopo di aumentare la notorietà del marchio, si parla di brand ambassador: in questo caso l’influencer diventa ambasciatore, ovvero simbolo, del brand. Il contratto, di conseguenza, prevede l’obbligo di promuovere in modo esclusivo l’azienda. L’influencer può ricevere, per tale collaborazione, non solo un compenso fisso, ma anche dei prodotti gratuiti, degli accessi gratuiti ad eventi o a manifestazioni e, a volte, anche una percentuale sulle vendite.
Quando l’influencer guadagna associando la propria immagine a quella del brand o del prodotto/servizio in una foto, in un video, in una storia o in un reel, la sua immagine diventa una merce che egli vende all’azienda promotrice.
Il diritto di immagine rientra tra i diritti fondamentali della persona ed è considerato un diritto inviolabile ai sensi dell’art. 2 della Costituzione.
In sintesi, il diritto d’immagine è un diritto di natura mista che comprende:
Nell’ambito dell’influencer marketing sono molto diffusi due contratti, quello di sponsorizzazione e quello di endorsement, basati proprio sulla cessione del diritto d’immagine. Si tratta di due contratti atipici molto ricorrenti anche in ambito sportivo.
Il contratto di sponsorizzazione è un contratto atipico, cioè un contratto che non è espressamente disciplinato da nessuna norma giuridica. Proprio perché si tratta di un contratto atipico, esso si presenta nella pratica sotto forma di schemi molto diversi gli uni dagli altri, a seconda delle esigenze di coloro che lo sottoscrivono.
Le parti del contratto sono due:
Quello di sponsorizzazione è un contratto bilaterale, concluso cioè tra lo sponsorizzato e lo sponsor. Nella pratica capita spesso che il contratto sia stipulato da un procuratore dello sponsee o da una agency management, così come può anche accadere che lo sponsee ceda i diritti di sfruttamento di immagine a una società che poi provvede alla conclusione dei contratti di sponsorizzazione.
Il contratto di sponsorizzazione è un contratto a prestazioni corrispettive, in quanto entrambe le parti assumono un’obbligazione: quella di diffondere il marchio, per lo sponsorizzato; quella del pagamento del corrispettivo, per lo sponsor.
Alla base del contratto di sponsorizzazione vi è la cessione del diritto d’immagine da parte dello sponsee, che consente l’uso della propria immagine per promuovere un marchio o dei prodotti o servizi.
Spesso, nel contratto sono previste anche una serie di prestazioni accessorie, come, ad esempio, la richiesta di partecipare a determinate manifestazioni o di indossare un certo abbigliamento, o una serie di clausole come quella di esclusiva o risolutiva legata alla condotta dello sponsee.
Altro contratto atipico, basato sulla cessione dello sfruttamento del diritto di immagine, e molto diffuso nell’ambito dell’influencer marketing è il contratto di endorsement, concluso tra:
Si tratta, anche in questo caso, di un contratto bilaterale a prestazioni corrispettive dove, l’endorser si impegna a utilizzare un prodotto realizzato dall’endorsee. Il contratto, quindi, si differenzia da quello di sponsorizzazione, poiché la promozione riguarda un determinato prodotto o servizio relativo al settore merceologico di cui si occupa l’endorser.
Inoltre, l’endorsement prevede sempre un diritto di esclusiva per tutta la durata del contratto. Di conseguenza, l’influencer non potrà sponsorizzare prodotti dello stesso settore merceologico realizzati dalla concorrenza.
L’endorsee, dal canto suo, si impegna a fornire il prodotto oggetto del contratto e l’assistenza tecnica necessaria.
COME GUADAGNA UN INFLUENCER | |
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Unboxing | – Trattiene l’omaggio – Eventuale percentuale sulle vendite |
Programmi di monetizzazione delle piattaforme social | In base al numero di visualizzazioni |
Contratti di affiliazione | – Per impression – Per click – Per lead – Per sale |
Vendita di prodotti (info-prodotti merchandising – prodotti di terzi, white label) | In base alle vendite effettuate |
Branded content e Brand ambassador | A seconda di quanto stabilito dal contratto |
Contest o giveaway | |
Take over | |
Partecipazione ad eventi | |
Servizi fotografici | |
Contratti di sponsorizzazione | |
Contratti di endorsement |