Consulenza aziendale, commerciale e marketing
30 Settembre 2024
Che analogie ci sono tra il confronto TV Trump-Harris e una trattativa con il cliente? Una su tutte: non vinceranno i ragionamenti ed i concetti espressi, ma chi dei due risulterà più convincente su coloro che ancora non hanno deciso.
Nei giorni scorsi Donald Trump e Kamala Harris, per convincere gli elettori a votare per l’uno o per l’altro, si sono affrontati a parole, promesse, accuse reciproche, battute, frasi ad effetto, espressioni del volto e gestualità. Pensate ora a un incontro con un potenziale cliente, durante una trattativa o un colloquio di vendita: parole, frasi, atteggiamenti, espressioni, promesse: se lo convinciamo ci affiderà la sua azienda e le sue necessità.
Oppure il contrario: se non “acquista” da noi, si affiderà ad un altro consulente. Migliore di noi? Peggiore di noi? Se il cliente si trova bene con il collega/concorrente, non saprà mai che noi gli avremmo dato un servizio migliore…Continuando nella analogia con Kamala e Donald, proviamo a vedere quali sono i fattori di convincimento messi in campo per convincere gli elettori e paragoniamoli alla trattativa negoziale tra professionista e potenziale cliente.
Un fattore vincente, in questo caso della Harris, è l’empatia e la relazione che crea col pubblico, anche con l’umorismo e la disponibilità verso la platea. Dall’altra parte, si evidenzia che il narcisismo e l’aggressività/determinazione di Trump trasmette forza e quindi carisma e quindi fiducia.