Consulenza aziendale, commerciale e marketing
14 Settembre 2024
Ultimamente le check-list sono di gran moda. Ce ne sono di tutti i tipi e per tutti gli argomenti: piano di risanamento, crisi di impresa, ESG, revisione solo per citare quelle più recenti.
L’intelligenza artificiale può essere un prezioso alleato nella creazione di check-list efficaci e complete. Grazie alla sua capacità di analizzare grandi quantità di dati e di comprendere contesti complessi, l’AI può suggerire voci che potrebbero sfuggire anche all’esperto più attento.
Ad esempio, nel caso di una check-list per la due diligence aziendale, un sistema AI potrebbe proporre l’inclusione di elementi relativi alle più recenti normative sulla privacy o sulla sicurezza informatica, aspetti che stanno diventando sempre più cruciali nel panorama aziendale moderno.
Uno dei maggiori vantaggi dell’utilizzo dell’AI per le check-list è la possibilità di personalizzarle in base alle specifiche esigenze dell’utente. Un chat bot AI può porre domande mirate per comprendere il contesto specifico e adattare la check-list di conseguenza. Questo livello di personalizzazione è particolarmente utile in settori in rapida evoluzione, come quello tecnologico o normativo, dove le esigenze possono variare significativamente da un caso all’altro.
Non solo nella creazione, ma anche nell’interpretazione e nell’utilizzo delle check-list l’AI può offrire un supporto notevole. Immaginiamo di avere una check-list complessa per la valutazione della sostenibilità aziendale (ESG). Un sistema AI può guidare l’utente attraverso ogni voce, fornendo spiegazioni dettagliate, esempi pratici e suggerimenti su come raccogliere le informazioni necessarie. Questo approccio “intelligente” può trasformare una semplice lista in uno strumento formativo e operativo di grande valore.
Recentemente ho scaricato la “Small Business Sustainability Check-List” nella versione tradotta dal Cndcec. Dopo averla salvata, letta e compresa (passaggio imprescindibile), ho semplicemente chiesto a Copilot in Power Point di trasformarla in slide ottenendo così 64 slides perfettamente impaginate e con addirittura le annotazioni dell’oratore! Successivamente ho chiesto a ChatGPT di leggere il documento e ricavare un questionario a risposta multipla con assegnazione di punteggi e suggerimenti per ogni risposta. L’operazione si è rivelata molto utile per costruire con Excel (ma avrei potuto utilizzare altri strumenti anche di AI) una valutazione preliminare del grado di compliance delle mie aziende clienti.
Grazie alla memoria della AI, sarà possibile mantenere le check-list costantemente aggiornate laddove venisse emanata una nuova normativa o documento rilevante.
L’utilizzo dell’AI non si ferma alla compilazione della check-list. Questi sistemi possono analizzare le risposte fornite, identificare pattern e criticità e offrire suggerimenti mirati per il miglioramento. Nel caso di una check-list per la valutazione del rischio di crisi d’impresa, l’AI potrebbe non solo evidenziare le aree problematiche, ma anche proporre strategie di intervento basate su casi di successo simili.
Le check-list potenziate dall’AI possono integrarsi perfettamente con altri strumenti di gestione aziendale. Ad esempio, potrebbero collegarsi direttamente ai sistemi di gestione documentale, ai software di project management o ai CRM, creando un ecosistema informativo coerente e interconnesso. Questa integrazione permette di avere una visione d’insieme della situazione aziendale e di agire in modo più efficace e tempestivo.
L’entusiasmo non deve però portarci ad abbassare la guardia sulla sicurezza: è fondamentale garantire la trasparenza del processo decisionale dell’AI e mantenere un controllo umano sulle decisioni critiche. Inoltre, bisogna prestare attenzione alla protezione dei dati sensibili che potrebbero essere elaborati durante questi processi optando per strumenti di AI che garantiscono la protezione dei dati e il rispetto delle regole GDPR.