Associazioni sportive dilettantistiche e Sport
08 Giugno 2024
I compensi per sfruttamento del diritto di immagine di sportivi professionisti, pagati da società sportive italiane a favore di star company estere, sono tassati anche in Italia.
In virtù dell’art. 17, par. 2 delle Convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni, devono essere tassati anche in Italia i compensi per lo sfruttamento dei diritti d’immagine pagati agli sportivi professionisti da società sportive italiane a favore di star company estere. Lo ha affermato la Corte di Cassazione nell’ordinanza 8.05.2024, n. 12639.
Nel caso in esame, con riferimento agli anni 2014, 2015 e 2016, l’Agenzia delle Entrate contestava a una società sportiva militante nel campionato di Serie A della Lega Basket l’omessa ritenuta sui corrispettivi versati a favore di star company estere per la cessione di diritti di immagine di sportivi professionisti. In particolare, la società contribuente acquistava dalle società estere il diritto di sfruttamento dell’immagine di alcuni giocatori assunti con regolare contratto di lavoro subordinato (in precedenza, questo diritto era stato ceduto dai giocatori alle società stesse).
Secondo l’Ufficio, la società avrebbe dovuto applicare la ritenuta alla fonte anche sul corrispettivo pagato alle società estere. A seguito del contenzioso incardinato, nel primo grado di giudizio, la C.T.P. riconosceva la legittimità dell’accertamento, escludendo l’applicazione di sanzioni. In sede d’appello, la C.T.R. confermava integralmente la sentenza di primo grado, riconoscendo la sussistenza di un’ipotesi di incertezza normativa (in ciò escludendo l’applicazione di sanzioni).