IVA
11 Ottobre 2024
La cessione di uno stock di beni sito in un magazzino italiano tra società estere nell’ambito di un’operazione aziendale è territorialmente rilevante in Italia, ai sensi dell’art. 7bis e, pertanto, ivi soggetta a tassazione.
Con la risposta all’interpello n. 194/2024 l’Agenzia delle Entrate affronta il trattamento ai fini Iva da riservare a una cessione di un magazzino sito in Italia, avvenuta tra 2 soggetti extra UE, effettuata nell’ambito di un’operazione straordinaria eseguita all’estero (la società Delta cede un ramo d’azienda ad Alfa, società istante). La cessione di ramo d’azienda ricomprende beni situati in Italia, custoditi in un magazzino ivi localizzato. I soggetti sono entrambi registrati ai fini Iva in Italia, ai sensi dell’art. 17, c. 3 del D.P.R. 26.10.1972, n. 633, ma stabiliti all’estero.
L’interpellante chiede se la cessione dei beni esistenti in Italia, che formano rimanenze di magazzino, debba essere considerata una parte integrante della cessione di ramo d’azienda avvenuta all’estero e, dunque, fuori dal campo di applicazione dell’Iva ai sensi dell’art. 2, c. 3, lett. b) e/o f) D.P.R. 26.10.1972, n. 633, oppure se debba essere considerata una cessione autonoma di beni, soggetta all’imposta in base all’art. 7bis del medesimo decreto.