Imposte dirette
23 Maggio 2024
La sentenza della Corte di Cassazione n. 12395/2024 conferma la possibilità di applicare il regime della cedolare secca agli immobili ad uso abitativo concessi in locazione alle imprese.
Non rileva la qualità del conduttore nell’applicazione del regime della cedolare secca, ma è necessario soltanto che il contratto si riferisca ad immobili concessi in locazione ad uso abitativo. È questo, in estrema sintesi, ciò che si può ricavare dalla condivisibile sentenza della Corte di Cassazione, sez. V, 7.05.2024 n. 12395.
L’intervento della Suprema Corte si pone in deciso contrasto con l’abuso interpretativo dell’Agenzia delle Entrate desumibile dalla circolare n. 26/E/2011 e perpetrato nella prassi con continui accertamenti mirati a negare l’applicazione delle disposizioni di cui all’art. 3 D.Lgs. 23/2011 e culminati con l’inibizione, nel sistema di registrazione online all’interno dell’area web dell’Agenzia, della possibilità di optare per la cedolare in caso di conduttore impresa.
L’unica possibilità di esercitare l’opzione, nel caso in commento, era la registrazione direttamente presso gli sportelli dopo accesa discussione con il funzionario incaricato dell’Agenzia delle Entrate.