Amministrazione del personale
06 Luglio 2024
La Corte Suprema ribadisce il diritto dei lavoratori a mantenere le proprie mansioni, tutelando la loro professionalità e dignità anche in caso di invalidità permanente.
La sentenza della Corte di Cassazione 26.06.2024, n. 17586 ha posto l’accento su un tema di grande rilevanza per il mondo del lavoro: la tutela dei diritti dei lavoratori che subiscono un infortunio sul lavoro e la conseguente impossibilità di svolgere le mansioni precedentemente assegnate.
Caso esaminato – La vicenda riguarda un lavoratore, ex dipendente di una società, che aveva subito un infortunio e, di conseguenza, era stato adibito a mansioni considerate inferiori rispetto a quelle originarie. La situazione era stata ulteriormente aggravata dal riconoscimento di un’invalidità permanente. Il lavoratore aveva quindi intrapreso un’azione legale, sostenendo di essere stato vittima di un illegittimo mutamento di mansioni.
Percorso giudiziario – Il caso ha attraversato diverse fasi giudiziarie, partendo dal Tribunale e dalla Corte d’Appello, che avevano inizialmente rigettato le richieste del lavoratore.