Società e contratti
06 Luglio 2024
L’Agenzia delle Entrate (interpello 2.07.2024 n. 143) ha precisato: per la verifica della sussistenza di un investimento (almeno l’1% del valore del patrimonio netto della società) è possibile considerare anche gli investimenti in strumenti senza diritti patrimoniali rafforzati.
Per la verifica della sussistenza di un investimento complessivo con esborso effettivo pari ad almeno l’1% del valore del patrimonio netto della società, è possibile considerare anche gli investimenti, sia diretti sia indiretti, in strumenti senza diritti patrimoniali rafforzati. Lo ha precisato l’Agenzia delle Entrate nella risposta all’interpello 2.07.2024 n. 143.
Disciplina – Com’è noto, al ricorrere di determinate condizioni, i proventi derivanti da strumenti finanziari aventi diritti patrimoniali rafforzati percepiti dai dipendenti o dagli amministratori di società (o di società da esse controllate), enti o società di gestione dei fondi (Sgr) “si considerano in ogni caso redditi di capitale o diversi”. In particolare, ai fini dell’operatività della presunzione legale in esame, l’art. 60 D.L. 24.04.2017 n. 50 (convertito nella L. 21.06.2017 n. 96) prevede la necessità di soddisfare le seguenti condizioni: