Accertamento, riscossione e contenzioso
26 Agosto 2024
L’impatto della cancellazione dal Registro delle Imprese delle società di capitali sul processo tributario è ancora oggi privo di coordinamenti operativi precisi a causa di una normativa complessa e contraddittoria.
Come noto, la cancellazione della società di capitali dal Registro delle Imprese, per effetto della riforma delle società di capitali, determina l’estinzione immediata della società, anche nel caso siano ancora raccordabili alla medesima dei rapporti pendenti. La disciplina del Codice Civile e quella tributaria riversano sui soci la responsabilità dei debiti sociali, con il limite delle somme da questi riscossi in base al bilancio finale della liquidazione (art. 2495 c.c.).
Più specificamente, sul versante fiscale, ai sensi dell’art. 36, c. 3, D.P.R. 602/1973, per i debiti tributari della società i soci sono responsabili nei limiti di quanto essi hanno ricevuto in denaro o in natura negli ultimi due periodi d’imposta precedenti alla messa in liquidazione dagli amministratori o dai liquidatori durante il tempo della liquidazione.
L’effetto estintivo della cancellazione della società di capitali pone problemi sostanziali, sia in ordine alle responsabilità dei soci (oltre che dei liquidatori e degli amministratori) e sia in ordine all’introduzione e celebrazione del processo tributario relativamente alla contestazione del debito fiscale societario.