Calcolo del fringe benefit del veicolo non compreso nelle tabelle ACI

Le tabelle ACI, contenenti i valori convenzionali dei veicoli in produzione e fuori produzione, vengono pubblicate nella Gazzetta Ufficiale entro il 31.12 di ogni anno e sono valide per tutto l’anno successivo.
Sono utilizzate per la determinazione del fringe benefit, ovvero della retribuzione in natura che deriva dalla concessione in uso ai dipendenti dei veicoli aziendali che vengono destinati ad uso promiscuo per esigenze di lavoro e per esigenze private.

In caso di assegnazione di un veicolo fuori produzione, può accadere che, a seguito dell’aggiornamento delle tabelle, il valore convenzionale per l’applicazione del fringe benefit al veicolo assegnato non sia più disponibile. In questo caso come è necessario comportarsi? Occorre rilevare, da principio, come la situazione non sia affrontata dalla normativa vigente e nemmeno dalle Faq di Aci, che non contemplano tale evenienza.

Nello specifico, il Testo Unico delle Imposte sui Redditi, D.P.R. 917/1987, all’art. 51, c. 4, lett. a) prevede che “per gli autoveicoli indicati nell’art. 54, c. 1, lett. a), c) e m), del codice della strada, di cui al D.Lgs. 30.04.1992, n. 285, i motocicli e i ciclomotori di nuova immatricolazione, con valori di emissione di anidride carbonica non superiori a grammi 60 per chilometro (g/km di CO2), concessi in uso promiscuo con contratti stipulati a decorrere dal 1.07.2020, si assume il 25% dell’importo corrispondente ad una percorrenza convenzionale di 15.000 chilometri calcolato sulla base del costo chilometrico di esercizio desumibile dalle tabelle nazionali che l’Automobile club d’Italia deve elaborare entro il 30.11 di ciascun anno e comunicare al Ministero dell’economia e delle finanze, che provvede alla pubblicazione entro il 31.12, con effetto dal periodo d’imposta successivo, al netto degli ammontari eventualmente trattenuti al dipendente.