Beni strumentali 4.0 e R&S, comunicazioni ex ante e ex post

Le imprese beneficiarie, in base alle nuove disposizioni, sono tenute a comunicare preventivamente le attività di investimento 4.0 e di R&S che intendono realizzare. Successivamente, devono rendicontare in modo dettagliato le attività effettivamente svolte e i risultati ottenuti per fruire dei crediti d’imposta previsti. Inoltre, è prevista l’obbligatorietà della rendicontazione anche per le compensazioni dei crediti derivanti dagli investimenti 4.0 realizzati nel 2023 e nel periodo tra il 1.01 e il 29.03.2024.

Tuttavia, al momento della redazione di questo testo, il nuovo modello di rendicontazione deve ancora essere approvato dal Ministero delle Imprese (Mimit), il che potrebbe causare incertezza sulla possibilità di continuare con la compensazione dei crediti già maturati. Pertanto, è consigliabile attendere ulteriori chiarimenti e l’approvazione del nuovo modello di rendicontazione da parte delle autorità competenti per comprendere appieno le modalità di rendicontazione e compensazione dei crediti di imposta derivanti dagli investimenti 4.0 e dalle attività di R&S.

Il D.L. 39/2024, in vigore dal 30.03.2024, introduce una nuova condizione per monitorare con tempestività l’utilizzo dei tax credit sugli investimenti delle imprese. Questa condizione richiede alle imprese di comunicare al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, sia in via preventiva che a consuntivo, le spese agevolate e i crediti maturati sui beni 4.0 come definiti dalla L. 178/2020 (art. 1, cc. da 1057-bis a 1058-ter) e sulle attività di Ricerca e Sviluppo come definito dalla L. 160/209 (art. 1, cc. 200, 201, 202, 203 quarto periodo, 203-quinquies e 2023-sexies).