Accertamento, riscossione e contenzioso
01 Marzo 2024
Passaggio fondamentale per ristabilire, almeno in parte, una maggiore parità fra le parti in giudizio e il diritto alla difesa dei contribuenti.
Anche se il principio fissato nell’art. 19 L. 111/2023 (delega al Governo per la riforma fiscale) è rimasto stranamente inattuato, sarà il Dipartimento della giustizia tributaria che, su propria iniziativa, metterà a disposizione dei cittadini i contenuti della banca dati delle sentenze tributarie. Dell’iniziativa in commento si è fatto portavoce lo stesso direttore generale del Dipartimento della giustizia tributaria, nel corso dell’audizione al Senato del 20.02.2024.
Secondo quanto affermato, la banca dati della giurisprudenza delle Corti di giustizia tributaria di merito dovrebbe essere consultabile e utilizzabile anche dai contribuenti, a partire dal prossimo mese di giugno. Fino a ora l’accesso è stato consentito soltanto all’Agenzia delle Entrate e ai giudici tributari con grave distorsione dei diritti di una delle parti in causa.
La pubblicazione della banca dati della giurisprudenza tributaria di merito, si legge nel testo dell’audizione al Senato, rappresenta un obiettivo fondamentale per il Dipartimento della giustizia tributaria poiché garantisce la conoscenza delle sentenze tributarie e i relativi orientamenti giurisprudenziali, a tutti gli operatori del processo tributario e a tutti i cittadini.
Grazie a tale pubblicazione si otterranno dunque sia il rafforzamento del principio della parità delle parti nel processo tributario che il pieno esplicitarsi del diritto alla difesa del contribuente e una riduzione delle impugnazioni delle pronunce di merito per effetto della conoscenza degli orientamenti giurisprudenziali in atto.
L’accesso alla poderosa banca dati gestita dal MEF sarà gratuito e, attraverso appositi filtri e parole chiave, consentirà agli utenti di ottenere il testo delle sentenze tributarie di merito che, nel rispetto della riservatezza delle parti in causa, saranno appositamente pseudo anonimizzate e deindicizzate.
Quanto ai contenuti, la banca dati della giurisprudenza tributaria di merito conterrà anche le sentenze native digitali depositate a partire dal 2022 e le sentenze in chiaro, scansionate e depositate fino al 2021.
I processi di anonimizzazione delle parti e di inserimento delle sentenze nella banca dati da parte delle segreterie delle Corti tributarie di merito risulteranno facilitate grazie a una serie di strumenti tecnici che sono andati a implementare l’infrastruttura digitale con la quale l’intera banca dati viene gestita.
Le nuove implementazioni in arrivo consentiranno anche di effettuare alcune applicazioni di intelligenza artificiale attraverso le quali sarà possibile ottenere dei “riassunti” automatici delle sentenze di interesse, una sorta di massimazione domestica, nonché l’utilizzo di criteri di ricerca evoluti basati su parole o frasi predefinite dall’utente. Tra le future implementazioni si prevede inoltre il collegamento fra la banca dati in commento e le massime prodotte dall’Ufficio del massimario del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria.
Una volta che la banca dati sarà pubblica i risvolti operativi per i contribuenti e i loro difensori saranno evidenti. Nella predisposizione dei ricorsi o delle controdeduzioni o nella fase di esame preliminare della controversia, sarà infatti possibile valutare anche l’orientamento giurisprudenziale maggioritario sullo specifico tema.