Finanza e banche

12 Ottobre 2023

Attenti al rating!

Guida sintetica al rating e alle informazioni che concorrono al calcolo dello strumento per accedere al credito.

Cosa affronteremo in questo articolo:

  1. Cos’è il rating
  2. Come si calcola il rating

Cos’è il rating

Il rating è un indicatore che consente di misurare il grado di affidabilità delle aziende all’interno del sistema bancario. Ogni istituto di credito adotta un suo modello di classificazione: la scala adottata dalla maggior parte delle banche va da 1 a 10 oppure da tripla A (AAA) a D. Questi punteggi o se vogliamo questi “voti” vengono attribuiti dalle banche ai propri clienti in seguito a delle normative che dal 2008 (anno della crisi finanziaria) in poi sono state introdotte e che impongono agli istituti di credito di monitorare in maniera sempre più stringente l’accesso al credito da parte dei propri clienti.

Come si calcola il rating

Il rating viene calcolato sulla base di diverse informazioni che le banche hanno a disposizione sulle loro aziende, le quali si dividono nelle seguenti tipologie: Quantitative, Qualitative e Andamentali.

Informazioni quantitative: vengono analizzati i dati relativi alla solidità, alla liquidità e alla reddittività dell’azienda.
Le domande alle quali rispondere sono le seguenti:

  • l’azienda è capace di generare margini?
  • l’azienda quanto è indebitata a livello bancario rispetto ai mezzi propri?
  • l’azienda quanti debiti a medio lungo termine ha? È in possesso di un sufficiente equilibrio finanziario?

Informazioni qualitative: sono quelle relative alla bontà dell’azienda e dei suoi proprietari.
Le domande di riferimento sono le seguenti:

  • l’azienda è o meno in possesso di marchi e brevetti?
  • che concentrazione della clientela ha?
  • si valutano i rischi aziendali più nello specifico come il passaggio generazionale, qualità del management?
  • sono presenti coperture assicurative sia a livello aziendale che a livello privato per l’imprenditore?
  • il C.E.O. e il C.F.O. sono consapevoli delle normative che verranno e predispongono adeguati business plan che tengono conto anche dell’evolversi del mercato? (ad esempio, l’entrata in vigore della normativa sull’E.S.G.)

Informazioni andamentali: sono legate all’analisi che gli istituti di credito fanno dell’utilizzo dei rapporti che mette a disposizione del cliente.
Le domande sono le seguenti:

  • l’azienda utilizza correttamente i fidi che le sono stati messi a disposizione?
  • sono presenti sconfinamenti in centrale rischi anche di minimo importo?
  • la percentuale d’insoluti è molto alta?
  • sono presenti rate mutui insolute, assegni non pagati?
  • sono stati raccolti i dati di bilancio in maniera tempestiva, ovvero il cliente una volta depositato il bilancio lo consegna alla banca?

Le risposte a tutti questi quesiti generano un punteggio che dà vita al rating: in base al risultato ottenuto gli istituti di credito sanno se concedere o meno finanziamenti e a che condizioni concederli.

In conclusione, conoscere il proprio rating è un aspetto fondamentale per gli imprenditori di oggi e per le loro aziende. Avere questa consapevolezza e sapere come intervenire tempestivamente al fine di migliorare il proprio rating è un requisito importante: l’imprenditore può gestirlo in prima persona o affidarsi a degli specialisti del settore, anche solo nelle prime fasi di questo percorso migliorativo. Possedere e riuscire poi a mantenere un punteggio sempre più vicino all’1 o alla tripla A (AAA) permette alle imprese di aver accesso al credito con maggiore facilità, velocità e alle migliori condizioni di mercato.

Inoltre, questo indicatore è un’importante cartina tornasole per l’imprenditore stesso in quanto non riflette più la sola “bancabilità” dell’azienda, ma anche il suo futuro.

Luca Zambolo

C.F e P.IVA: 01392340202 · Reg.Imp. di Mantova: n. 01392340202 · Capitale sociale € 210.400 i.v. · Codice destinatario: M5UXCR1

© 2024 Tutti i diritti riservati · Centro Studi Castelli Srl · Privacy · Cookie · Credits