Le novità che hanno interessato gli enti locali per l’anno in corso sono numerose e spaziano dall’approvazione del bilancio di previsione 2024-2026 al 31.12.2023 e successivamente prorogato al 15.03.2024, allo sganciamento del termine di approvazione delle tariffe Tari 2024 e del relativo Piano Economico Finanziario al 30.04.2024.
In particolare, il differimento del termine di approvazione delle tariffe Tari 2024 è dovuto alla crescente preoccupazione di molti amministratori pubblici che ad oggi non sono ancora pronti ad affrontare il complesso scenario delineato dalle nuove regole introdotte da ARERA (l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente), in quanto hanno riscontrato evidenti difficoltà nel reperire i dati necessari per il calcolo delle tariffe e nel dettagliare i costi associati alla gestione dei rifiuti e nel redigere il PEF in base alle disposizioni ministeriali.
Questa situazione di criticità è scaturita anche dai ritardi nell’acquisizione delle informazioni da parte delle società di gestione dei rifiuti e dalle difficoltà di comprendere le nuove regole imposte dall’Arera che hanno rallentato la trasmissione dei dati creando un ulteriore ostacolo per i Comuni nella preparazione e nell’approvazione delle tariffe entro la scadenza prevista.
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