Diritto del lavoro e legislazione sociale
05 Giugno 2024
Il D.L. 19/2024 introduce criteri stringenti per la scelta dei contratti collettivi da applicare, tutelando i lavoratori delle imprese appaltatrici e subappaltatrici.
L’entrata in vigore del D.L. 19/2024, convertito nella L. 56/2024, segna un punto di svolta nel settore degli appalti. Questa riforma si pone l’obiettivo di garantire un trattamento economico e normativo equo per i dipendenti delle imprese appaltatrici e subappaltatrici, ponendo fine a una discrezionalità che ha spesso generato disparità e incertezze.
Uno degli aspetti chiave della nuova disciplina riguarda l’applicazione dei contratti collettivi. Finora, la scelta di quali accordi sindacali adottare era rimessa alla discrezionalità delle imprese, con il rischio di favorire soluzioni al ribasso a discapito dei lavoratori. La riforma pone un argine a questa prassi, stabilendo criteri oggettivi e vincolanti per l’individuazione dei contratti collettivi di riferimento.
Scelta dei contratticon 3 criteri – Nella scelta dei contratti da applicare, la legge richiede ai datori di lavoro di garantire che la retribuzione e le condizioni normative dei dipendenti non scendano al di sotto di una soglia stabilita dai contratti più rappresentativi.
Per identificare tali contratti, il legislatore ha definito 3 criteri fondamentali: