Accertamento, riscossione e contenzioso
06 Dicembre 2024
Grazie alle analisi di rischio informatizzate la caccia agli evasori diventa più selettiva ed efficace.
Le analisi di rischio informatizzate hanno consentito alle Fiamme Gialle di scovare finti poveri in procinto di trasferire ricchezze all’estero e i c.d. “digital content creator” caratterizzati da fenomeni di occultamento dei proventi derivanti dalla loro attività di influencer sui social media. Sono questi, in estrema sintesi, alcuni dei risultati conseguiti grazie all’utilizzo delle nuove analisi del rischio fiscale basate sull’interoperabilità dei dati e delle informazioni presenti nelle banche dati dell’Anagrafe tributarie che il Comandante generale della Guardia di Finanza ha descritto durante l’audizione presso la bicamerale di vigilanza sull’Anagrafe tributaria di qualche giorno fa.
Le nuove analisi di rischio informatizzato, ha precisato il Comandante, si affiancano alla più elementare attività di accesso puntuale alle singole banche dati che normalmente e quotidianamente, effettuano i reparti della Guardia di Finanza quando stanno per iniziare o hanno già intrapreso un’attività ispettiva di tipo amministrativo o stanno eseguendo attività di indagine con l’autorità giudiziaria.
Le attività di analisi del rischio fiscale sono state oggetto di definizione normativa per effetto dell’art. 2 D.Lgs. 13/2024.