Accertamento, riscossione e contenzioso
22 Marzo 2024
L'attualità e gli accessi abusivi alla banca dati confermano quanto denunciato dal Garante della privacy sulla protezione dei dati personali dei contribuenti.
Le recenti vicende giudiziarie testimoniano la facilità con cui sono stati effettuati molteplici accessi, a quanto pare non autorizzati, alle più sensibili banche dati dell’Anagrafe tributaria. Si tratta della dimostrazione pratica che quanto più volte denunciato dal Garante della privacy in relazione all’insufficiente grado di protezione dalle intrusioni sia interne che esterne, delle banche dati dell’Anagrafe tributaria, corrispondeva, purtroppo, a verità.
Anche la pseudonimizzazione dei dati personali introdotta dall’Amministrazione Finanziaria per impedire accessi non autorizzati all’archivio dei rapporti finanziari, nucleo centrale dell’intera Anagrafe tributaria, sembra non aver funzionato a dovere non avendo costituito quel necessario filtro protettivo per cui era stata progettata e attuata.
Il tutto avviene proprio nel momento in cui l’Amministrazione Finanziaria, grazie anche alle recenti disposizioni contenute nei decreti attuativi della riforma fiscale e della legge di Bilancio 2024, sta procedendo sempre più spedita, e indisturbata, nell’utilizzo di tecniche di intelligenza artificiale e sistemi software avanzati per effettuare analisi di rischio e selezione delle posizioni basate sull’interoperabilità delle numerose banche dati a sua disposizione.