Accertamento, riscossione e contenzioso

08 Novembre 2024

L’anagrafe tributaria è fragile come un vetro

Di fronte all’ennesimo dossieraggio massivo di dati che, a quanto pare, ha riguardato migliaia di contribuenti italiani, occorre prendere atto, una volta per tutte, che i nostri dati custoditi nelle banche dati del Fisco, sono alla mercè dell’hacker di turno.

Più che la relativa facilità con la quale soggetti non autorizzati riescono ad entrare nelle banche dati del Fisco, in specie nell’archivio dei rapporti finanziari, ciò che stupisce è che non esistano sistemi di sicurezza in grado di segnalare, tempestivamente, l’intrusione in corso.

L’ultimo massiccio dossieraggio è giunto agli onori delle cronache proprio in questi giorni e segue, a distanza di soli pochi mesi, almeno altre due eclatanti intrusioni non autorizzate con acquisizione massiva di migliaia e migliaia di informazioni sensibili e delicate.

A prescindere dall’accertamento delle effettive responsabilità degli ulteriori soggetti indagati, i fatti che si stanno ripetendo con puntualità, non fanno che mettere in ulteriore risalto quanto a più riprese denunciato dal Garante della privacy in relazione all’insufficiente grado di protezione delle banche dati fiscali dalle intrusioni, interne ed esterne, da parte di soggetti non autorizzati.

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