Agricoltura ed economia verde
09 Settembre 2024
La sentenza n. 22674/2024 chiarisce che la classificazione catastale non influisce sul riconoscimento della ruralità per gli immobili agrituristici.
La recente sentenza della Corte di Cassazione n. 22674/2024, pubblicata il 12.08.2024, ha gettato nuova luce su una questione di rilevante interesse per il settore agrituristico italiano: la classificazione fiscale dei fabbricati strumentali all’attività agrituristica.
La pronuncia della Suprema Corte ha stabilito un principio fondamentale, affermando che i fabbricati destinati all’attività agrituristica devono essere considerati rurali a fini fiscali, indipendentemente dalla loro classificazione catastale, anche se rientrano nelle categorie di lusso.
Il caso in esame riguardava una società agricola toscana, proprietaria di un immobile destinato all’attività agrituristica ma censito in catasto nella categoria A/8 (abitazioni in ville). La società si era vista negare il rimborso dell’Imposta Comunale sugli Immobili (ICI) per gli anni dal 2009 al 2013, sulla base del presupposto che l’immobile, essendo classificato come “di lusso”, non potesse godere del riconoscimento di ruralità.