Diritto del lavoro e legislazione sociale
15 Aprile 2024
L’anno 2024 prevede una revisione e al contempo una conferma delle donne come titolari di incentivi alle assunzioni, al fine di tutelarne il reingresso nel mondo del lavoro. Analizziamo i casi in cui gli incentivi possono cumularsi tra loro.
In questi ultimi anni, sul tema delle assunzioni agevolate e degli esoneri è stato attuato un progressivo cambio di prospettiva, prevedendo sempre di più strumenti transitori, aventi carattere di urgenza. Il 2024 porta con sé importanti modifiche per quanto riguarda la riduzione del costo del lavoro in caso di assunzione di nuovo personale. Con il 2023, infatti, sono terminati gli incentivi che hanno occupato l’ultimo triennio, in particolare l’agevolazione under 36, l’esonero totale in caso di assunzione di donne svantaggiate e l’agevolazione per i beneficiari del reddito di cittadinanza.
Dal punto di vista operativo, l’utilizzo corretto delle agevolazioni passa attraverso il rispetto di alcuni requisiti generali. Per evitare di dover restituire gli importi ricevuti in aggiunta alla relativa sanzione, occorre controllare la presenza delle condizioni soggettive e oggettive previste dall’art. 31 D.Lgs. 150/2015. L’art. 31 ha introdotto alcuni principi generali in materia di benefici normativi e contributivi al fine di assicurare una corretta e omogenea applicazione delle medesime misure. La norma in questione introduce un vero e proprio decalogo di regole trasversali per tutti i benefici e regole specifiche per alcuni: