Accertamento, riscossione e contenzioso

25 Ottobre 2024

Agenzia delle Entrate-Riscossione: tutele per gli immobili

In caso di mancato pagamento, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione può avviare il recupero dei crediti in maniera forzosa, ma la legge prevede tutele per i debitori, come limiti per l’iscrizione ipotecaria e per il pignoramento immobiliare.

Le tutele previste dalla legge in materia di ipoteca e pignoramento immobiliare proteggono il contribuente da misure eccessive o indiscriminate da parte di Agenzia delle Entrate-Riscossione. Sebbene l’Ente abbia il diritto ed il dovere di recuperare i crediti dovuti, il contribuente può contare su una serie di garanzie, come la soglia minima di debito per l’iscrizione dell’ipoteca e il divieto di pignoramento su determinate tipologie di immobili. Questi strumenti garantiscono un equilibrio tra il recupero dei crediti e la protezione del patrimonio del debitore.

L’azione coercitiva dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione sorge quando un contribuente non provvede al pagamento di una cartella esattoriale o di un avviso entro i termini stabiliti e non ha un piano di rateizzazione in corso di validità ovvero non decaduto. Tra le azioni più temute per il recupero dei crediti ci sono sicuramente l’iscrizione di ipoteca sugli immobili e il pignoramento immobiliare.

Ipoteca sugli immobili – L’iscrizione ipotecaria può essere iscritta solo quando l’importo del debito supera i 20.000 euro. Questo limite è stabilito dall’art. 77 D.P.R. 602/1973, come modificato dall’art. 52 D.L. 69/2013.

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