Immobiliare

08 Novembre 2024

Affittare casa non sempre è attività d'impresa: la svolta della CGUE

La sentenza 24.10.2024 n. C-347/23 chiarisce quando chi acquista un immobile per locarlo può essere considerato consumatore e beneficiare delle tutele previste dalla direttiva 93/13/CEE.

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE), con la sentenza 24.10.2024, causa C-347/23, ha fornito una significativa evoluzione nella definizione di “consumatore-locatore”, con importanti ripercussioni in ambito civile e fiscale. La Corte di Giustizia ha fornito un’importante precisazione sulla qualificazione giuridica di coloro che acquistano un immobile residenziale per poi concederlo in locazione.

La controversia, che ha coinvolto dei cittadini polacchi ed una banca, nasceva da una domanda di rimborso delle rate di un mutuo ipotecario indicizzato in valuta estera, “stipulato per l’acquisto di un immobile destinato alla locazione”. I cittadini polacchi, ricorrenti, avevano stipulato un mutuo ipotecario per acquistare un immobile a Varsavia, “destinato alla locazione”. Successivamente, hanno contestato la presenza di clausole abusive nel contratto di mutuo.

Il nodo cruciale della controversia risiedeva nella qualificazione soggettiva dei ricorrenti: potevano essere considerati “consumatori” ai sensi della direttiva 93/13/CEE, e quindi beneficiare della tutela prevista per le clausole abusive?

I ricorrenti sostenevano la nullità del contratto a causa della presenza di clausole abusive, invocando la tutela prevista dalla direttiva 93/13/CEE sulle clausole abusive nei contratti stipulati con i consumatori.

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