Se nel corso del 2023, per via dell’entrata in vigore della Riforma dello Sport solo nel secondo semestre dell’anno, i collaboratori sportivi che hanno superato i 5.000 euro di franchigia come compensi sono stati una ridotta minoranza, ora con il 2024 è più probabile che il numero di questi soggetti cresca sensibilmente. È, quindi, un’accortezza utile organizzare il lavoro all’interno dei sodalizi sportivi tempestivamente, evitando di trovarsi a rincorrere gli adempimenti all’ultimo momento.
Facciamo ora sinteticamente il punto di come è consigliabile organizzare l’amministrazione delle ASD e SSD su questo tema:
- preventivamente è necessario ricordare che la normativa (art. 36, c. 6-bis D.Lgs. 36/2021) richiede che, all’atto del pagamento, il collaboratore sportivo rilasci una ricevuta nella quale autocertifica il compenso ricevuto e, tra i vari dati riportati, di avere o non aver superato la franchigia di 5.000 euro e/o anche quella di 15.000 euro cumulando tutti i redditi della medesima natura percepita da ogni ente sportivo dilettantistico presso i quali collabora nel corso dell’anno solare. Inoltre, nell’autocertificazione è necessario che il percettore indichi se è iscritto unicamente alla Gestione Separata Inps oppure anche ad un’altra cassa previdenziale, pubblica o privata che sia. Ciò in quanto le aliquote contributive cambiano: nel primo caso 24%, nel secondo 25% + 2,03%;
- l’iscrizione alla Gestione Separata del collaboratore non può essere effettuata dal legale rappresentante dell’ente sportivo, ma di ciò deve occuparsene personalmente lo sportivo interessato effettuando la pratica sul portale Inps oppure delegare un intermediario affinché se ne occupi. Può essere inoltre consigliabile che il soggetto consegni copia all’ASD/SSD attestante la sua corretta iscrizione alla Gestione Separata;