Accertamento, riscossione e contenzioso

27 Gennaio 2025

Accertamento e proroga Covid: la Cassazione dà ragione alle Entrate

Con sentenza 23.01.2025, n. 1630 la Suprema Corte ha confermato che la sospensione dei termini prevista dal Decreto Cura Italia si estende non solo alle scadenze 2020, ma anche a quelle successive.

Con sentenza 23.01.2025, n. 1630, la Corte di Cassazione ha stabilito un principio fondamentale per il diritto tributario: la proroga di 85 giorni introdotta durante l’emergenza Covid-19 si applica non solo alle scadenze del 2020, ma anche ai termini relativi agli anni successivi. 

Questa decisione, che ha respinto il rinvio pregiudiziale sollevato dalle Commissioni tributarie provinciali di Lecce e Gorizia, avrà un impatto significativo sui contenziosi in corso con l’Agenzia delle Entrate, chiarendo l’interpretazione normativa in materia di decadenza e prescrizione.

La proroga, prevista dall’art. 67, c. 1 D.L. 18/2020 (cosiddetto “Cura Italia”), ha sospeso i termini per le attività di liquidazione, controllo, accertamento, riscossione e contenzioso dall’8.03.2020 al 31.05.2020. Questa sospensione ha comportato uno slittamento in avanti dei termini per una durata corrispondente a quella del periodo sospeso, ovvero 85 giorni.

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